di Danilo GALDINO

“Un uomo solo è al comando; la sua maglia è biancoceleste; il suo nome è Fausto Coppi!!!”.
Il giornalista Mario Ferretti aprì la sua radiocronaca con questa frase che fece epoca. Il Laziale Fausto Coppi concluse a Monza, in maglia rosa, vincendo il suo terzo Giro d’Italia. Rimase storica la sua impresa nella terzultima tappa di questo giro d’Italia, la Cuneo – Pinerolo, dove Coppi percorse in fuga solitaria 192 km e ben cinque colli alpini.
“Un uomo solo è al comando; la sua maglia è biancoceleste; il suo nome è Simone Inzaghi…”
Dopo svariati decenni questa frase calza a pennello per il nostro Mister, al comando di un gruppo di ottimi giocatori, giovani talentuosi, senatori e collaboratori fedeli. Tutti lo seguono con dedizione, fiducia e volontà, lo fanno senza indugi. Lo seguono in questi giorni tra i boschi di Auronzo di Cadore, lui in sella alla sua bicicletta tira il gruppo che corre verso nuove sfide.
Un uomo solo al comando, perché questo è il destino di tutti coloro che accettano sempre nuove sfide, che non si accontentano, che non cercano strade più agevoli e in discesa, che seguono sempre e solo il proprio cuore e la loro ambizione, cercando costantemente di superare limiti e traguardi già conseguiti.
Se questa sua fantastica avventura biancoceleste fosse un film, potrebbe intitolarsi: La Banda Inzaghi atto terzo!
Dopo aver scacciato via lo spettro che in molti chiamavano “la maledizione del secondo anno”, è pronto a rilanciare per il terzo anno consecutivo.
Lui come noi sa bene che non sarà facile affrontare Cristiano Ronaldo o Giacomelli, lui come noi sa bene che servirà tanta passione, molto lavoro e una fede incrollabile per sconfiggere certi avversari e raggiungere traguardi importanti.
Lui come noi, sa bene che nel calcio tutto si azzera puntualmente e bisogna sempre ricominciare come fosse il primo giorno.
Lui come noi, sa bene cosa vuol dire essere Laziale!
Scrivi Simone Inzaghi e leggi Lazio… perché il nostro Mister è stato rapito e conquistato 18 anni fa dal nostro stesso sentimento. Un sentimento che cerca di alimentare e profondere in tutti i ragazzi che hanno la fortuna ed il privilegio di vestire i nostri colori.
È veramente bello sentire le sue parole e quelle di tutti i suoi più fidati collaboratori, i loro volti si illuminano quando Massimiliano Farris, il Prof. Fabio Ripert e Ferruccio Cerasaro parlano della Lazio nostra, della Lazio loro… Un gruppo cresciuto giorno dopo giorno insieme: allevando campioncini, facendoli diventare uomini e calciatori di serie A, alzando trofei e coppe, esultando con il loro popolo.
È da tanto che non sentivamo parlare di Lazio dei Laziali. Sì, dei Laziali come tutti noi, cresciuti con l’aquila sul petto e che comprendono bene cosa significhi rappresentare in campo e non solo, il sogno di tutti noi.
“Un uomo solo è al comando; la sua maglia è biancoceleste; il suo nome è Simone Inzaghi!”
Stiamo vicino a questo giovane Mister Laziale, perché ciò che è accaduto negli ultimi dodici mesi in campo e fuori, non deve essere mai dimenticato. Non ci sarà mai tregua, per chi è costretto a battagliare ogni giorno della propria vita contro un sistema che non ci ha mai voluto bene e che ha sempre sofferto la nostra ingombrante presenza.
Lui e la sua Banda, potrà contare solo sul sostegno del popolo Laziale. Noi e loro… uniti… Saranno settimane e mesi duri da vivere e affrontare, sarà un’altra stagione ricca di insidie e pericoli, ma uniti tutto è possibile, quindi quell’uomo solo al comando con la maglia biancoceleste, cerchiamo di farlo sentire solo il meno possibile. Aiutiamolo, proteggiamolo e sosteniamolo sempre, per continuare a sognare in barba alla realtà che ci circonda e ci vorrebbe relegare in un angolo oscuro.
Ho imparato a sognare quando ero bambino, ho imparato a sognare e non smetterò, nè ora, nè mai…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!!!

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