Daniele Rindone, giornalista del Corriere dello Sport, è intervenuto sui 101.3 di Centro Suono Lazio nella trasmissione Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:

In campo non vedo più giocatori umani, mi sembrano tutti eroi spinti da chissà quale forza divina, con una crescita di singoli spinti da una forza inarrestabile. Ci sono stati giocatori come Leiva e Milinkovic che hanno espresso un calcio eccezionale, a tratti quasi ridicolizzando giocatori salutati come salvatori della patria, il sombrero di Sergej a Eriksen e Barella è roba da marziani. Aver sentito parlare Jurgen Klopp in certi termini della Lazio è estremamente significativo.

La strategia di Inzaghi è stata sicuramente azzeccata, possiamo parlare di tattica e di diagonali però sentire parlare di famiglia questi giocatori è una cosa molto emozionante, ogni giocatore celebra il compagno di squadra: famiglia è un termine prezioso, intimo e non è cosa da tutti i giorni sentire questo termine in uno spogliatoio.

Credo che le gerarchie nella rosa siano chiare, difficilmente vedremo Lazzari e Jony, due brevilinei sulla fascia, contemporaneamente in campo. La scelta di Marusic comportava dei rischi ma la ritenevo plausibile per aggiungere fisicità e forza.

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