Iniziano a posizionarsi i tasselli sulle varie panchine nella prossima stagione. La Fiorentina accoglie Gennaro Gattuso. “Gennaro Gattuso sarà il nuovo allenatore della Fiorentina”. Così il Presidente Rocco Commisso annuncia al popolo viola la guida tecnica della prima squadra a partire dal 1 luglio 2021. Roberto De Zerbi, nuovo tecnico dello Shakhtar Donetsk, ha invece
di Fabio BELLI A Napoli si sono consumate molte giornate nere tra la Lazio e la classe arbitrale: al gol negato a Brocchi, l’espulsione di Leiva in Coppa Italia e chi più ne ha più ne metta si aggiunge il rigore “ribaltato” all’alba di una partita che probabilmente sarà decisiva per il campionato. In più,
di Fabio BELLI Si fa presto a parlare di fine ciclo, si fa presto di parlare di squadra allo sbando: nella fredda serata dell’Olimpico la Lazio lana-lana fa un sol boccone del Napoli cotone-cotone, dimostrando di aver ritrovato la vena dei suoi uomini migliori e di saper fronteggiare i soliti intoppi dell’ultim’ora, con Correa e
di Fabio BELLI 43 punti nel girone d’andata, 35 nel girone di ritorno: nonostante un post lockdown poco più che pessimo, il rendimento della Lazio è stato coerente con una squadra settima nelle griglie di inizio anno e che finisce in Champions League in pantofole. Tutto si spiega, meno la bava alla bocca di una
Il primo trofeo che è riuscito ad andare oltre la pandemia ha superato anche i 90′ di gioco, fino ad arrivare all’appendice dei rigori. L’ha vinto il Napoli, che più della Juve aveva meritato, grazie all’infallibilità dei propri giocatori dal dischetto, ma anche alla parata di Meret sulla prima conclusione di Dybala. Un riscatto per
Le più belle trame – di vita, fatta di pezzetti di gioco e di storia – hanno i migliori protagonisti: scritti con empatia e distinti da una caratterizzazione iper-umana, sono tutto ciò che ognuno dovrebbe essere. Fonte d’ispirazione di gesta di un’intensità resa semplice, semplice da raccontare e tramandare, l’altezza di un uomo che diventa
di Fabio BELLI A oltre un mese dal 3-1 all’Olimpico contro la Juventus, la Lazio torna a giocare una partita casalinga contro un Napoli alle prese con diverse assenze. A quelle di Maksimovic, Ghoulam, Koulibaly, Younes e Mertens si è aggiunta quella del portiere Meret, non convocato e che sarà sostituito da Ospina. Nella Lazio formazione tipo con
Al triplice fischio dell’ultima giornata era già scattato il toto allenatori della prossima serie A. Il futuro già deciso di Allegri, il destino segnato di Spalletti, l’attesa di e per Conte, oltre ai giudizi sulle stagioni di Gattuso e Inzaghi senza tralasciare nuove chances e prospettive che si sarebbero aperte da lì a poco grazie
di Fabio BELLI Pazza Lazio, amala. Riecheggiano a San Siro parole altrui, per una volta, non perché manchi un immaginario, anzi sin troppo vasto, ma perché solo con una meravigliosa follia si può spiegare l’altalena di rendimento che, dopo il Chievo, porta a compiere la seconda impresa dell’anno a San Siro in Coppa Italia. La
di Fabio BELLI Troppi deja vu: una Lazio bella ma poco concreta, il possesso palla, l’occasione fallita (da Immobile) il palo colpito (da Immobile), il gregario che entra e combina disastri (da Patric a Durmisi, ritorno al futuro). E poi l’arbitro: che non vede il calcione finale di Rodriguez su Milinkovic-Savic solo perché lo svizzero